Descrizione

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Il distretto amministrativo di Laamu, situato a sud di Thaa e a nord di Gaafu, è costituito da dodici isole abitate da una popolazione che tocca i quasi i 14.000 abitanti. Laamu è dotata di una serie di strade rialzate in grado di collegare anche le isole immediatamente adiacenti all’isola di Kadhoo: a sud la grande isola di Fonadhoo, capoluogo e una delle isole più ampie dell’atollo, e a nord la lunga isola di Gan, arrivando così a toccare quasi 12 km, uno dei tratti viari più estesi del paese. Nonostante l’atollo di Laamu sia uno dei principali centri dell’industria ittica dell’arcipelago, con un alto tasso di pescosità proprio nei pressi nell’antica capitale dell’atollo, l’isola di Hithadhoo, Laamu si regge anche sull’agricoltura perché è l’atollo con il maggior numero di isole di grande estensione. Laamu è inoltre rinomata per i suoi numerosi siti archeologici di età premusulmana. All’estremità nordorientale, sull’isola di Isdhoo, infatti, si erge sopra le palme un imponente monumento con una cupola nera, famoso punto di riferimento per gli antichi marinai che viaggiavano attraverso i canali tra gli atolli, simile ai templi hawitta della cultura buddhista. Sull’isola l’archeologo H.C.P Bell, funzionario inglese all’opera sull’isola agli inizi del XX secolo, portò alla luce una serie di statue del Buddha e ritenne che quei tumuli fossero i resti di stupa buddhisti, al contrario lo studioso Heyerdahl ipotizzava che i buddhisti avessero eretto i propri monumenti sui resti di un’antica civiltà locale, i Redin. Sull’isola si trova tutt’oggi la Friday Mosque, eretta circa tre secoli fa, probabilmente sui resti di una moschea più antica. Altre statue, ritenute del Buddha, e altri tumuli leggermente più bassi di quello di Isdhoo, sono inoltre stati rinvenuti nelle isole di Gan, Kadhoo, Maandhoo e Hithadhoo.

Funadhoo

Strutture presenti nell’atollo