Non c’è bisogno di essere un sub con brevetto per osservare da vicino le bellezze sottomarine delle Maldive, con le sue barriere coralline colorate e le numerose varietà di pesci. Le bellezze del reef sono infatti accessibili anche ai nuotatori meno esperti, grazie allo snorkeling che consente di esplorare i fondali appena al di sotto della superficie del mare, muniti di maschera e boccaglio, o solo di quest’ultimo. Grazie alle acque cristalline dell’Oceano Indiano e alle secche che contraddistinguono il reef dei 26 atolli, lo snorkeling alle Maldive diventa un’esperienza appagante e capace di non far rimpiangere l’attività subacquea con muta e bombole. Un’affermazione chepotrebbe far storcere il naso agli appassionati delle immersioni in profondità, ma mai così vera come per le Maldive.
Lo snorkeling alle Maldive è una sorta di sport nazionale, in quanto l’arcipelago dell’Oceano Indiano offre le condizioni ideali per praticare questo genere di immersioni che non va oltre i 5 metri di profondità. Il motivi sono da ricercarsi nelle acque cristalline, nel bel tempo costante che consente al sole di illuminare i fondali, nella vicinanza del reef alla spiaggia e alle temperatura costante tra i 27 e i 32 gradi centigradi, ideale per chi vuol stare a lungo in acqua senza muta.
Cosa è possibile vedere con lo snorkeling alle Maldive?
La varietà di pesci, coralli e scenari colorati stimola suggestioni uniche. Grazie al reef è possibile osservare anche con lo snorkeling la vita marina altrimenti presente a maggiori profondità: dai coralli colorati alle tartarughe che risalgono fino a sfiorare la superficie, i banchi di pesci multicolore e di diverse taglie come i pesci vetro a i carangidi, fino agli squali di ogni varietà… compresi gli squali balena. È inoltre possibile imbattersi in tonni, delfini e nelle mante, non un’eccezione nel mare delle Maldive che vanta addirittura luoghi con il loro nome: l’affascinante Manta Point.
Snorkeling da soli o con esperti del luogo?
A differenza dell’attività subacquea con muta e bombole, lo snorkeling si presta anche a immersioni in autonomia, magari facendosi consigliare prima sui luoghi con maggiori attrazioni sottomarine. Se, invece, si vuole andare sul sicuro, i diving center e gli stessi resort organizzano spesso tour guidati di snorkeling, con guide esperte del posto che non mancheranno di fornire utili informazioni sui pesci e le altre forme di vita del reef visitato. Se poi si desidera esplorare reef più lontani dalle spiagge, quindi difficili da raggiungere con le sole bracciate, è consigliabile la scelta di un’escursione in barca o, meglio ancora, di una breve crociera tematica. Scegliendo l’appoggio della barca, inoltre, la scelta dei luoghi da visitare con lo snorkeling alle Maldive si ampia a dismisura: i giardini di coralli, solitamente presenti nelle lagune interne delle isole, restano un must imprescindibile, ma è possibile anche nuotare alla scoperta delle pass oceaniche, i caratteristici canali di corrente, così come dei fondali più profondi o delle più raggiungibili secche affioranti o semi-affioranti.
Utili consigli per chi fa snorkeling alle Maldive
I meno esperti e i più affamati di informazioni dovrebbero sempre affidarsi alla guida degli esperti del posto. Durante le immersioni nelle barriere coralline poi, meglio evitare di muoversi come un elefante all’interno di un negozio di cristalli: i coralli sono vivi e vanno salvaguardati, quindi è deleterio urtarli con pinne e attrezzatura, così come sollevare troppa sabbia intorno con il rischio di ostruirne i pori che utilizzano per la respirazione. I migliori souvenir per chi fa snorkeling alle Maldive sono i ricordi, anche sotto forma di fotografie da mostrare al ritorno ad amici e parenti.